"Di grande rilievo quest´anno la stagione lirica autunnale promossa dall´Ente Concerti Marialisa De Carolis a Sassari. Si trattava della prima rappresentazione assoluta dell´ultima opera di Mozart in Sardegna.
E il caso - ma anche l´intelligenza del Direttore Artistico e regista Marco Spada - ha voluto che fosse una realizzazione singolarmente riuscita di un´opera sempre ostica. Innanzi tutto c´era un concertatore sensibile ed esperto (ha già diretto l´opera alla Scala), il canadese Eric Hull, capace di garantire continuità narrativa ed eleganza di stile e di assecondare gli interpreti vocali nel loro sforzo di mettere a fuoco i personaggi. Alessandro Liberatore disponeva di un Tito di gratificante gradevolezza vocale e reale spessore psicologico.
Un debutto mozartiano splendido, quello del tenore, che conferma la naturale superiorità dei cantanti italiani nei recitativi dell´opera seria. Ancora più entusiasmante è stata la Vitellia di Paoletta Marrocu, che domina da par suo il canto fiorito e lo stile grandioso che la scrittura mozartiana esige. Anche Francesca Provvisionato ha mostrato un´intelligenza vocale e interpretativa lodevoli nel ruolo di Sesto. Il suo timbro poi era ben differenziato da quello più scuro sfoggiato da Marina De Liso nei panni di Annio: una voce che si è unita con grazia a quella di Sandra Pastrana nel duetto con Servilia.
Di indubbio volume, ma meno a fuoco nell´emissione, è parso il Publio di Antonio De Gobbi. Piuttosto curato nel fraseggio del Coro S. Cecilia e dell´Orchestra dell´Ente"

"...l´azione inventata da Spada era così indovinata - nopn un solo movimento è sembrato sprecato o inutile - che è difficile credere che non sia regista da sempre".

(Stephen Hastings)