Sassari boccia il ´Poliuto´ anni ´40

10 OTTOBRE 10 / L´Unione Sarda

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Il pubblico del Verdi contesta il regista. Applausi, invece, a Kunde e Paoletta Marrocu



L´americano (il tenore Gregory Kunde) dà spettacolo e solleva la prestazione del quintetto, ma il pubblico del teatro Verdi di Sassari critica l´allenatore (il regista Marco Spada). Alti e bassi, intuizioni e incongruenze alla prima del Poliuto di Gaetano Donizetti che ha aperto la sessantasettesima stagione lirica curata dall´ente Marialisa De Carolis.
Mai rappresentata a Sassari, la tragedia lirica di un Donizetti maturo e prossimo alla morte è ambientata all´epoca della persecuzione romana nei confronti dei cristiani. Il regista Marco Spada sposta l´ambientazione negli anni ´30 e ´40: con abiti neri e grigi per il coro (la Santa Cecilia) di immediato rimando nazista e mostrine o mantello rosso per i protagonisti. Scelta interessante. Peccato che ogni tanto entrino in scena centurioni e gladiatori romani, creando un effetto kitsch che rovina la raffinatezza di alcuni rimandi storici (le lampade a olio schierate a comporre il pesce, simbolo cristiano) e le trovate sceniche studiate insieme ad Alessandro Ciammarughi. Forse è proprio l´accostamento che ha spiazzato alcuni e irritato altri, come sottolineato a fine recita.
Il folto pubblico sassarese ha tributato invece già alla fine del primo atto un´ovazione con chiamata al possente (di fisico e voce) Gregory Kunde, convincente nei panni del protagonista, che oscilla tra il sospetto del tradimento della moglie Paolina ([quote]il mio pensier geloso[/quote]) e il fervore per la conversione che lo porta ad accettare il supplizio. Il tenore americano ha sfoggiato agilità e ottima articolazione, timbro brillante sugli acuti e bell´impeto, che ha fatto dimenticare la ´normalità´ dei suoi toni medi. Coraggiosa Paoletta Marrocu: nonostante una indisposizione il soprano cagliaritano si è cimentata in un ruolo (Paolina) non proprio aderente alla sua voce, ma con generosità e grande presenza scenica (moglie tentata dal tradimento e poi fedele al marito anche nella cattiva sorte, il martirio) ha riscosso il plauso del pubblico.
Cattivo al punto giusto - anche fisicamente - il basso Andrea Papi (il sacerdote Callistene); avvio in sordina e buona crescita per il baritono Simone Del Savio, nel ruolo di Severo, precedente amante di Paolina; un po´ schiacciato dal confronto ma comunque positivo il tenore Massimiliano Chiarolla (Nearco). Nel cast pure Dionigi D´Ostuni (Felice) e Fabrizio Mangatia (un cristiano). A dirigere l´orchestra dell´ente sassarese Marcello Rota, che con più sfumature farebbe risaltare meglio le sue qualità.
Stasera la replica e martedì terza recita ma con il tenore nuorese Piero Pretti (debutto al Verdi) nel ruolo del protagonista.

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Poliuto

Poliuto

Poliuto, di Gaetano Donizetti, non fu mai rappresentata in Italia se non postuma a causa della censura borbonica. In calendario nel 1838 al San Carlo di Napoli, venne infatti cancellata perché...

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