La parola teatrale dei "Pagliacci"

1 NOVEMBRE 06 / La Nuova Sardegna

Facebook Twitter Posta elettronica WhatsApp Telegram
"Uno spettacolo splendido e filologicamente corretto, che pur rispettando anche nei minimi particolari la poetica verista dell´autore, la rende duttile e ariosa.Una interpretazione di altissimo livello, potentemente creativa in Piero Giuliacci (Canio) e Roberto Servile (Tonio), giocata su diversi livelli espressivi in Chiara Angella (Nedda), intelligentemente variata ma funzionale al gioco delle parti in Sergio Spina (Peppe)e Alessio Potestio (Silvio).
Ma il fulcro intorno al quale si muove questa bella prova di teatro musicale (che è poi teatro tout court) è costituito dalla direzione del direttore e concertatore Marcello Panni, caratterizzata dal gesto puntuale e preciso, capace di accendere intorno alla linea portante dei significati testuali raffinate aureole di significati aggiuntivi, e dalla intelligente regia di Marco Gandini, che si avvale di molti stimoli innovativi senza sacrificare quelli della tradizione."

(Leonardo Sole)

L'opera

Pagliacci

Pagliacci

Mancava da Sassari da 36 anni la più famosa tra le composizioni liriche del compositore napoletano Ruggero Leoncavallo, autore anche del libretto. Pagliacci, eseguita per la prima volta al...

Notizie, eventi, recensioni, rassegna stampa e promozioni delle rappresentazioni.

Articoli