La tragedia di Norma inaugura la stagione lirica 2011

13 OTTOBRE 11

Facebook Twitter Posta elettronica WhatsApp Telegram
Ieri successo per l´Anteprima giovani.

Sarà la Norma di Vincenzo Bellini a inaugurare domani, venerdì 14 ottobre, la stagione lirica 2011. [quote]Un´opera che racchiude una storia di tradimenti, in cui una sacerdotessa tradisce il suo popolo e il marito tradisce lei. È la vicenda di un popolo che si ribella al proconsole romano, ma è anche una storia che mette in luce il rapporto tra uomo e donna e la complicità tra due donne[/quote]. A dirlo è Stephen Hastings, direttore della rivista Musica che ieri, durante la consueta tavola rotonda di presentazione, ha illustrato l´opera al pubblico presente nella sala concerti al primo piano del Teatro Verdi di Sassari.

[quote]In Norma si ritrova un´atmosfera religiosa solenne, una cornice suggestiva; l´opera è intrisa di misticismo[/quote], ha aggiunto Hastings. Un´opera che, ha spiegato il direttore di Musica, nella metà dell´Ottocento, con la figura di un coro aggressivo in scena, suscitò entusiasmi risorgimentali. [quote]E la Norma come opera mostra la sua grandezza nel finale – ha concluso Hastings – sublime e catartico. Che mostra una grandezza d´animo della protagonista, artefice della propria immolazione. Un finale che fa comprendere il vero significato di catarsi[/quote].

L´opera, incentrata sulla protagonista, divenne il cavallo di battaglia di alcuni grandi soprani del passato, tra cui Maria Callas che la interpretò 88 volte, Joan Sutherland e Montserrat Caballé.

Fu composta in meno di tre mesi, dall´inizio di settembre alla fine di novembre del 1831, dopo che il librettista Felice Romani la tradusse dalla tragedia di Alexandre Soumet ´Norma, ossia L´infanticidio´, andata in scena a Parigi nell´aprile dello stesso anno. La Norma di Vincenzo Bellini andò il scena per la prima volta al Teatro alla Scala di Milano il 26 dicembre 1831.

La Norma torna a Sassari dopo 10 anni. Nel 2001 a portarla in scena fu Massimo Gasparon e la parte di Norma venne affidata al soprano Maria Dragoni, napoletana vincitrice del premio speciale ´Maria Callas´ al concorso ´Vincenzo Bellini´ nel 1983. La direzione dell´orchestra fu firmata da Massimiliano Carraro.

Quella che inaugurerà la stagione lirica venerdì 14 ottobre (sera della prima con inizio spettacolo alle ore 20,30) e nelle repliche del 16 (ore 16,30) e del 18 ottobre (ore 20,30) è una Norma che vede un cast tutto giovane che debutta nell´opera belliniana.
La direzione dell´orchestra è stata affidata a Sergio Alapont, il giovane direttore spagnolo che lo scorso anno riscosse un successo personale con Il barbiere di Siviglia di Rossini. La regia sarà di Andrea Cigni che ha ottenuto particolari consensi lo scorso anno per il Juliette et Romeo di Gounod nei teatri della Lombardia e del Veneto. Sarà coadiuvato da Simona Morresi per i costumi, da Dario Gessati per le scene e Valerio Tiberi per il disegno luci.
La protagonista sarà il soprano Maria Billeri, che proprio in questo ruolo si è distinta nel circuito toscano e, lo scorso anno, in quello di Medea nel circuito lombardo. Al suo fianco il mezzosoprano Veronica Simeoni nel ruolo di Adalgisa, il tenore Lorenzo Decaro in quello di Pollione, quindi Dario Russo interpreterà Oroveso, Lavinia Bini sarà Clotilde e Matteo Falcier sarà Flavio.

[quote]Abbiamo cercato di mostrare un Bellini capace di sedurre la società – ha detto il direttore d´orchestra Sergio Alapont – con quella vena melodica prodigiosa di cui disponeva. E noi cercheremo di fare arrivare allo spettatore questo aspetto, con quella sobrietà e identità che l´autore ha imparato alla Scuola napoletana del tempo[/quote].
Il maestro quindi non ha mancato di sottolineare le capacità vocali e recitative dei giovani che domani, venerdì 14 ottobre, il pubblico potrà vedere e ascoltare a Sassari. [quote]Sanguigni, veraci capaci di esternare una interpretazione drammatica[/quote], ha aggiunto il regista Andrea Cigni.

[quote]Abbiamo voluto sviluppare l´allestimento su due punti – ha spiegato al pubblico il regista – da una parte il dramma borghese dell´Ottocento: lui, lei, l´altra; dall´altra un contesto mistico e religioso, druidico[/quote].

Ieri è stata anche la serata dell´Anteprima giovani che ha regalato al pubblico studentesco forti emozioni, grazie anche ai ´colpi di teatro´ introdotti dal regista. Oltre 200 gli studenti presenti in sala, provenienti da Porto Torres e Arzachena.

[quote]E´ importante che i giovani si avvicinino alla lirica – ha detto a margine il direttore artistico dell´Ente – e ci auguriamo che quelli che vengono a Teatro siano sempre più numerosi e abbiano la passione e la voglia di scoprire e conoscere i grandi della nostra musica[/quote]. Un invito particolare alle scuole della città che spesso, forse, sono le meno presenti.


TRAMA
L´opera è ambientata nelle Gallie, all´epoca dell´Antica Roma. La sacerdotessa Norma, del tempio di Irminsul, figlia del capo dei Druidi Oroveso, è stata l´amante segreta del proconsole Pollione, dal quale ha avuto due figli, custoditi dalla fedele Clotilde. Il proconsole però si è innamorato di Adalgisa, novizia del tempio di Irminsul, e ha deciso di lasciare Norma che però scopre tutto. La sacerdotessa prima decide di vendicarsi uccidendo i figli e poi suicidandosi, ma viene convinta a ritornare sui propri passi da Adalgisa che promette di convincere Pollione a tornare da lei. Questo non accadrà. Norma allora chiama i Galli a raccolta e proclama guerra ai Romani. Sta per pronunciare il nome della vittima sacrificale da immolare al dio, quando giunge notizia che un romano è penetrato nel chiostro: è Pollione, venuto a rapire Adalgisa. Norma sta per colpirlo con un pugnale, ma poi si ferma, invita tutti ad uscire col pretesto di interrogarlo e, sola con Pollione, gli offre la vita purché egli abbandoni Adalgisa. L´uomo rifiuta e Norma chiama i suoi a raccolta; ha deciso quale sarà la vittima sacrificale: una sacerdotessa che ha infranto i sacri voti e tradito la patria. Sta per pronunciare il nome di Adalgisa, quando si rende conto che la colpa di Adalgisa è la sua e, nello sbigottimento generale, pronuncia il proprio nome. Commosso, Pollione comprende la grandezza di Norma e decide di morire con lei. In segreto, Norma confida ad Oroveso di essere madre e lo supplica di prendersi cura dei bambini, affinché possano salvarsi, raggiungendo Roma insieme a Clotilde. Quindi sale sul rogo con l´uomo amato.

L'opera

Norma

Norma

Opera di casa a Sassari - dopo Il barbiere di Siviglia è la più rappresentata nella storia - Norma mancava in città da dieci anni .Tratta dalla tragedia Norma, ou...

Notizie, eventi, recensioni, rassegna stampa e promozioni delle rappresentazioni.

Articoli