In coda per amore della lirica

15 OTTOBRE 11 / La Nuova Sardegna

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Gli appassionati della musica non mancano all´appuntamento a teatro



Tutto esaurito in galleria, il loggione mantiene i fedeli. La cultura resiste ai tagli, ma le repliche sono ridotte



SASSARI. Arrivano alla spicciolata, si aspettano all´ingresso, si salutano. In molti non si vedevano da un anno. Un anno esatto dalla Prima. Davanti al teatro Verdi, istituzione culturale cittadina, si ripete il rito di sempre: la Prima della stagione lirica sassarese. Gli affezionati non ne perdono una da anni ecco perchè ci tornano come se si trattasse di una riunione di famiglia. Vestiti bene, sì, ma senza esibizioni. Si è perso nel tempo l´appuntamento elegante dell´alta borghesia cittadina. Il clima, non solo quello di fine estate, ha cancellato le pellicce e gli abiti da sera. La lirica ha abbattuto i suoi confini, ha aperto i salotti buoni e ha ricevuto gli affezionati nei tinelli di casa. Tutti qui sono uniti da un filo comune: la passione per la musica, per la lirica soprattutto.
La signora Antonietta Saba è un´ex impiegata del comune in pensione, è in anticipo, aspetta le amiche all´ingresso: spero di sentire della buona musica per le mie orecchie. La [quote]Norma[/quote] la ricordo cantata dalla Callas, speriamo bene. L´opera di Bellini manca da Sassari da dieci per molti è un inedito, ma i più la conoscono bene. Anche il teatro sembra quello di sempre anche se all´ingresso la figura storica di Giovanna Piredda ha lasciato il suo posto in biglietteria alle due maschere Franco Carta e Sabrina Taras. Lei, dopo più di trent´anni di onorato servizio è andata in pensione. Ci andrà anche il Verdi? La signora Editta Costa sgrana gli occhi nel pronunciare il cognome di famiglia (è la nipote di quel Federico Costa che il Verdi lo ha fondato) e risponde inorridita: [quote]Spero proprio di no[/quote]. Vengo all´opera da bambina, mio padre suonava il violoncello, ho respirato musica in casa[/quote]. Non è la sola qui. Pare che la lirica si impari ad amarla da subito e poi resta per sempre. Se lo augura Anna Pozzali che nel Macbeth due anni fa era sul palco nei panni di una delle tre streghe e oggi è in platea come fidanzata dello scenografico. Il ruolo è diverso, ma la lirica è sempre lì da protagonista.
Ha iniziato dal loggione tanti anni fa a coltivare la sua passione, ora la signora Rosalba ha conquistato la seconda fila in Galleria e vorrebbe continuare così: [quote]Perché questo è il nostro teatro, un pezzo della nostra vita[/quote].
Un teatro in crisi insieme alla Lirica dice il presidente dell´Ente Concerti Alessandro Bisai: [quote]Con questi tagli non sopravviviamo, facciamo i salti mortali per mantenere i quattro titoli, ma siamo costretti a ridurre le repliche[/quote].
Anche se i prezzi dei biglietti fermi a cinque anni fa sono una boccata di ossigeno. Ne è convinta la segretaria dell´Ente Donatella Cossiga che ci offre cifre e poltrone esaurite a dimostrazione che lo zoccolo duro della musica resiste. Eccome se resiste.

GIOVANNA PERU

L'opera

Norma

Norma

Opera di casa a Sassari - dopo Il barbiere di Siviglia è la più rappresentata nella storia - Norma mancava in città da dieci anni .Tratta dalla tragedia Norma, ou...

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