Musiche di Gluck, Mozart e Beethoven per il secondo concerto della stagione lirica

19 OTTOBRE 11

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E´ in programma per venerdì 21 al Verdi di Sassari.


I successi del classicismo viennese, la grande musica dei tre più importanti compositori della seconda metà del Settecento e inizi dell´Ottocento, Gluck, Mozart e Beethoven, risuonerà venerdì 21 ottobre al Teatro Verdi di Sassari.
Dopo le rappresentazioni di successo della tragedia belliniana, Norma, il palcoscenico del teatro di via Politeama ospiterà il secondo concerto sinfonico previsto dal cartellone della stagione lirica dell´Ente concerti ´Marialisa de Carolis´.

Si tratta della seconda novità della stagione lirica dell´Ente concerti che quest´anno, il 28 settembre, ha inaugurato il cartellone 2011 con un concerto sinfonico-corale dedicato ai 150 anni dell´Unità d´Italia che ha ottenuto il grande apprezzamento del pubblico sassarese. Gli amanti della grande musica, dopo anni, sono così tornati ad ascoltare le melodie dei mostri sacri della musica classica.

Il programma di venerdì, con inizio alle ore 20,30, prevede le musiche di Christoph Willibald von Gluck (1714 –1787), di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 –1791) e Ludwig van Beethoven (1770 –1827).
Nella prima parte del concerto sinfonico saranno suonate l´overture dell´Alceste di Gluck, quindi il Concerto per Violino e Orchestra N. 4 in Re Maggiore K 218 di Mozart.
Nella seconda parte invece la Sinfonia N. 3 in Mi b Maggiore op. 55 ´Eroica´ di Beethoven.

L´opera di Gluck – come spiega Marco Mauceri nel libretto di sala dell´Ente concerti - è rappresentativa della cosiddetta ´Riforma´ avviata dal compositore con il suo librettista Ranieri de´ Calzabigi e affermata nel proclama del 1769, apparso sulla prefazione della prima edizione a stampa del libretto contro ´tutti quegli abusi che introdotti o dalla mal intesa vanità dei Cantanti, o dalla troppa compiacenza de´ Maestri, da tanto tempo sfigurano l´Opera Italiana´. Gluck infatti aspirava a liberare l´opera dagli orpelli dell´eccessivo magniloquente decorativismo neobarocco e a ristabilire quel necessario rapporto poesia-musica (ossia libretto-musica) sottomettendo la seconda alla prima in base all´ideale classicista che fu alle origini stesse del melodramma.

Il concerto n. 4 per violino e orchestra in re maggiore K. 218 fu scritto da Mozart a 19 anni. Costituisce il quarto dei cinque concerti tutti composti nel giro di pochi mesi, completato nell´ottobre del 1775. Proprio per la caratteristica ´galanteria´ il Concerto K 218 – prosegue il critico Mauceri – si distingue per il suo composto virtuosismo, mai esasperato, e per una qualità melodica sensuale e particolarmente accattivante che ne fanno uno dei più apprezzati concerti mozartiani e preferiti dai violinisti.

La Sinfonia n. 3 di Ludwig van Beethoven – spiega ancora Marco Mauceri – è l´opera che ha fatto ´esplodere´ gli schemi della sinfonia classica e che ha costituito una sorta di frontiera fra le sinfonie precedenti e quelle successive. Inizialmente destinata a celebrare il Console Napoleone Bonaparte con un´esplicita dedica, visto come il simbolo dell´Uomo nuovo, fautore di quegli ideali di libertà e democrazia in cui anch´egli credeva, il compositore lacerò il frontespizio quando seppe che questi si era incoronato imperatore, e sostituì la dedica con quella comparsa nell´edizione del 1806: ´Sinfonia Eroica, composta per festeggiare il sovvenire di un grand´uomo´, dedica che sottendeva qualcosa di funebre, come la morte della libertà e l´affermazione della tirannia. La dedica finale fu poi per il Principe Lobkowitz. Un´immensa architettura è dunque quella che sostiene la Sinfonia Eroica sin dal primo movimento, Allegro con brio, che ´getta´ l´ascoltatore nel vivo della questione: i violoncelli con le viole e i secondi violini espongono il famoso accordo iniziale, semplice cellula tematica che farà da ossatura portante del brano; il secondo movimento Marcia funebre (in un primo tempo Marcia trionfale!) spiega chiaramente un dolore composto e asciutto attraverso il pianissimo introduttivo degli archi, che si farà più intenso grazie all´utilizzo dei doppi fugati serrati ed espressivamente tormentati. È nel terzo movimento, Scherzo, che la sinfonia si fa più positiva: ai corni – strumenti brillanti e chiari - è affidato il compito del ritorno a una dimensione vincente attraverso un tema naturalistico come il richiamo di caccia. Il Finale è costruito attraverso la combinazione di varie forme: la variazione, la forma-sonata, il rondò, il contrappunto, e riprende temi già utilizzati precedentemente da Beethoven nell´ultimo quadro de Le creature di Prometeo e nelle Variazioni op. 35.

Il concerto di venerdì vedrà la partecipazione della giovane violinista tedesca Katharina von Harten, anche spalla dell´orchestra per tutta la stagione lirica. La violinista, classe 1981, ha all´attivo un´intensa attività concertistica, come orchestrale, in formazioni cameristiche e come solista. Come solista ha recentemente suonato in Germania il concerto per violino ed orchestra in Do maggiore di Haydn con la Villingen-Schwenningen, e in vari recital di opere per flauto e violino con la Pliezhausen. Nel suo repertorio sono numerosi i concerti sulle musiche di Mozart.

A dirigere l´orchestra dell´Ente salirà sul podio il direttore d´orchestra Elisabetta Maschio. Per la Maschio si tratta di un ritorno a Sassari. Nel 1995 infatti Elisabetta Maschio, per una breve parentesi di tre anni, è stata direttore artistico dell´Ente concerti sassarese, dopo essere subentrata ad Alberto Peyretti.
Nel 2002 si ricorda la sua direzione d´orchestra nel Don Pasquale del Donizetti per la regia di Italo Nunziata.
L´anno successivo è ancora al Verdi per dirigere il Rigoletto di Giuseppe Verdi per la regia di Pier Francesco Maestrini.

L'opera

Concerto Sinfonico

Concerto Sinfonico

Musiche di Mozart, Gluck, Beethoven W. A. Mozart - Concerto per Violino e Orchestra N. 4 in Re Maggiore K 218 Chr. W. von Gluck - Ouverture Alceste L. van Beethoven - Sinfonia N. 3 in Mi b Maggiore...

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