«La pietra del paragone la dedico a Giampiero Cubeddu»

20 OTTOBRE 08

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La prima dell´opera diretta dal regista sassarese Gianni Marras è per il 24 ottobre. Mercoledì la tavola rotonda e l´anteprima giovani.
Si avvicina la prima de La pietra del paragone, la seconda opera in cartellone della stagione lirica dell´Ente concerti ´Marialisa de Carolis´. Il 24 ottobre infatti i portoni del Teatro Verdi di Via Politeama a Sassari si apriranno al pubblico per l´opera di Gioachino Rossini, che il regista sassarese Gianni Marras porta in scena con un cast di giovani attori di alto livello.La produzione sarà preceduta il giorno 22 ottobre dalla tavola rotonda di presentazione dell´opera durante la quale, come di consueto, gli appassionati di lirica potranno assistere all´introduzione e alla spiegazione dell´opera. All´appuntamento che si terrà in sala concerti, ingresso Teatro Verdi, saranno presenti il critico Mauro Mariani, il regista Gianni Marras, il direttore d´orchestra Gianluca Marcianò e lo scenografo Davide Amadei. Il 22 sarà anche la giornata dell´anteprima giovani: alle ore 20 infatti è previsto l´ingresso per le scolaresche che hanno fatto richiesta di assistere all´opera.La pietra del paragone segna il ritorno a Sassari, dopo dodici anni di assenza, del regista Gianni Marras. In questi giorni il regista lavora all´interno di quello stabile che lo ha visto crescere, dove tra il 1993 e il 1997 era stato prima assistente alla regia quindi direttore di palcoscenico per le stagioni liriche dell´Ente concerti sassarese. Per Gianni Marras, regista de La pietra del paragone, entrare al Teatro Verdi il primo giorno è stato molto emozionante. "Sto assaporando il gusto di ritornare nella mia città – racconta – ho ritrovato le persone con le quali ho lavorato a lungo, ho ritrovato il coro, quello di "Santa Cecilia", con il quale io stesso ho cantato per tanti anni". Amici, ma non solo, anche tanti appassionati della lirica, ai quali il regista sassarese, trapiantato a Bologna, presenta un´opera con caratteristiche ben precise, che sono frutto di uno studio che lo stesso Marras e lo scenografo, Davide Amadei, hanno fatto prima di approdare al Verdi. "Ci siamo messi da subito il problema di come interpretare e ambientare La pietra del paragone – afferma Gianni Marras – e, dopo aver studiato il libretto, abbiamo visto che la storia è quella di alcuni ricchi trentenni, che potrebbero essere anche quelli di oggi. Abbiamo un protagonista che ha, appunto, trent´anni ed è circondato da persone che hanno, più o meno, la sua età e caratteri ben precisi: Clarice, donna ricca e agiata, Giocondo suo amico e anche lui agiato. Quindi abbiamo altri quattro personaggi, che sono i buffi della situazione: due signore, un poeta e un giornalista, i quali dicono effettivamente di aver bisogno di qualcuno a cui attaccarsi per "succhiare" un po´ di soldi e vivere alle sue spalle. Una situazione che ci sembrava molto attuale".La pietra del paragone che viene presentata a Sassari, con direttore d´orchestra Gianluca Marcianò, scene e costumi Davide Amadei e disegno luci Fabio Rossi, è ambientata su uno yacht in Costa Smeralda, località simbolo dei ricchi. Ad interpretare i vari personaggi che calcheranno il palcoscenico di Via Politeama, trasformato in un lussuoso panfilo, ci sono giovani cantanti di alto livello: da Mirco Palazzi a Daniela Pini, da Paola Cigna alla cagliaritana Francesca Pierpaoli che nel 2007 aveva debuttato al Teatro Verdi di Sassari come solista nell´opera di Francis Poulenc Les mamelles de Tirésias, prodotta dall´Ente concerti sassarese. A questi si aggiungono Leonardo Caimi, Matteo Ferrara (già a Sassari nel 2007 nel Werther di Massenet diretto da Kovatchev), Riccardo Novaro e Dario Benini.Si tratta di un opera – secondo il regista – con numerosi riferimenti all´attualità. "Prendiamo Macrobio – spiega Marras – che è un giornalista scandalistico. È uno che tenta di ricattare e minacciare perché potrebbe pubblicare qualsiasi cosa. Non c´è bisogno di spiegare che al giorno d´oggi questo accade di frequente. Abbiamo il poeta Pacuvio che, pur di avere favori, è pronto a scrivere le poesie per il suo signore. Poi ci sono le due donne che, pur di sposare un uomo ricco, sono disposte a tutto; ma nel momento in cui il conte fintamente annuncia di essere diventato povero, loro, da uomo splendido, lo vedono brutto e scappano. Basta vedere in giro quante ragazzotte sono disponibili a sposare il "Briatore" di turno. Più attuale di così". Un´opera che, considerati gli argomenti, sembra ben adattarsi ad un pubblico giovanile.C´è molta emozione nel regista e soprattutto un pensiero: "Torno qui dopo anni e il mio ricordo maggiore – dice Marras – va ad una persona che purtroppo è scomparsa: Giampiero Cubeddu. Lui mi ha dato fiducia, mi ha voluto come suo aiuto, mi ha dato le basi sulle quali poi io sono cresciuto. Con Giampiero Cubeddu sono riuscito ad imparare davvero tutto, dalla prosa alla lirica, dall´operetta all´opera contemporanea, per poi arrivare al musical. A Giampiero Cubeddu dedico quest´opera".

L'opera

La pietra del paragone

La pietra del paragone

Non era mai stata rappresentata a Sassari e per la prima volta della Pietra del paragone (1812) di Gioachino Rossini l'Ente Concerti ne affidò la regia a Gianni Marras, regista sassarese...

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