"Così fan tutte", anche... al giorno d´oggi

17 NOVEMBRE 13 / Sardies.org

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Sassari - Ancora una trasposizione in chiave contemporanea per un´opera mozartiana, forse la più moderna del grande compositore e che riprende temi sempre attuali, come amore, fedeltà, gelosia e tradimento (&lquote;La virtute delle femmine è come l´araba fenice&rquote;, canta Don Alfonso), magari più frivoli rispetto a quelli presenti negli altri due capolavori "italiani" concepiti dal genio di Salisburgo insieme a Lorenzo Da Ponte. Dopo "Le Nozze di Figaro" della scorsa stagione (il trittico sarà completato, ma è più un auspicio, in una delle prossime stagioni, con il "Don Giovanni"), ecco "Così fan tutte", che venerdì sera, in un Teatro Comunale davvero al limite della decenza sonora (perché, ci chiediamo, assolvendo da subito, è bene dirlo ancora una volta, l´incolpevole Ente Concerti, è stato installato un riscaldamento con una fastidiosissima aria calda?), ha strappato più di un applauso per l´interpretazione dei cantanti e per l´esecuzione musicale, mentre ha convinto meno per l´allestimento. In chiave contemporanea, si diceva, anche con riferimenti all´attualità politica (peraltro non da tutti colti): il notaio, che nelle ultime battute dell´opera stipula un contratto prematrimoniale tra le due coppie a parti invertite, Cosifantutte2è diventato (perché?) un sindaco in fascia tricolore, con Despina chiaramente agghindata da Maria Vittoria Brambilla (che, essendo parlamentare, non può certo indossare la fascia da primo cittadino). E proprio la governante-cameriera tuttofare è sembrata la presenza un po´ sopra le righe di tutta l´opera. Un peccato, perché questa edizione del "Così fan tutte" era decisamente di ottimo livello in quanto a voci ed interpretazione. Con una scelta registica tutto sommato azzeccata nella trasposizione contemporanea: il caffè di Napoli indicato nel libretto di Da Ponte diventa lo Yacht Club Napoli, poi un giardino universitario, quindi l´interno di una mensa, sempre universitaria, ed infine un piccolo anfiteatro, tutto montato su mini set che si compongono di volta in volta. Grande attenzione anche ai particolari quotidiani, al tablet utilizzato da Fiordiligi, alla reflex nelle mani di Don Alfonso, a Guglielmo e Ferrando travestiti da rockstar con capigliatura rasta (nell´originale mozartiano erano due ufficiali albanesi).

"Così fan tutte, ossia La scuola degli amanti" andò in scena per la prima volta al Burgtheater di Vienna il 26 gennaio 1790. L´argomento, che tratta di infedeltà di coppia, fu scelto, si dice, dall´imperatore Giuseppe II in persona. Un modo per distrarre i sudditi dalla guerra in corso (l´ennesima) con l´Impero Ottomano. E la musica di Mozart, compositore molto apprezzato dal sovrano (&lquote;Troppe note caro Mozart, troppe note&rquote;, disse l´imperatore dopo l´altra opera, uno singspiel, commissionata qualche anno prima, "Il ratto dal serraglio"). Purtroppo Giuseppe II morì alcune settimane più tardi, portando via con sé una stagione irripetibile per l´arte musicale viennese. Con conseguenze negative per Antonio Salieri, compositore ufficiale di corte, che col nuovo imperatore, Leopoldo, fratello di Giuseppe, cadde in disgrazia. Salieri doveva essere inizialmente l´autore della musica del "Così fan tutte". Ma rifiutò ed il lavoro passò alla collaudata coppia Mozart-Da Ponte.

Bene l´interpretazione delle due voci femminili, il soprano sassarese Francesca Sassu (Fiordiligi) ed il mezzosoprano Annalisa Stroppa (Dorabella), bravissime anche come presenza scenica. Hanno convinto un po´ meno i rispettivi "mariti" sulla scena. Tutto sommato accettabile il giovane baritono Clemente Antonio Daliotti (baritono). Meno Ferrando, il tenore Gregory Warren, a tratti assente dalla scena, comunque lontano dal tipico tenore settecentesco, a cui venivano affidati ruoli buffi, mentre proprio in "Così fan tutte" per la prima volta ha un ruolo più serio. Bravissimo il basso-baritono Omar Montanari, un Don Alfonso convincente sul piano interpretativo e recitativo. Ed nel sublime terzettino "Soave sia il vento", una delle vette musicali del grande Mozart, Montanari, Francesca Sassu e Annalisa Stroppa hanno sfiorato la perfezione.

Eccessivamente caricaturale invece, soprattutto nel primo atto, la voce della giovanissima Pamela Chiriaco (ha 25 anni), che interpretava Despina (soprano). Nella norma il Coro dell´Ente Concerti, diretto dal maestro Antonio Costa. Bene anche la direzione dell´Orchestra dell´Ente Concerti da parte di Giovanni Battista Rigon, apprezzato a Salisburgo ed a Londra, che, sebbene non si utilizzassero strumenti d´epoca, ha cercato di dare al suono orchestrale un "tocco" settecentesco, con i timpani in primo piano, senza riprendere pedissequamente nel fraseggio la prassi filologica, una bella scelta purtroppo vanificata da una buca orchestrale inopinatamente troppo profonda. Le scene sono state curate da Mauro Tinti, i costumi da Marco Idini (che ha scelto un´abbigliamento dei giovani di oggi) e le luci da Fiammetta Baldiserri.

L´allestimeno del "Così fan tutte" sassarese è dell´Ente Concerti "Marialisa de Carolis". La replica è prevista per domenica 17 novembre alle ore 16,30, sempre al Teatro Comunale di piazzale Cappuccini.

L'opera

Così fan tutte

Così fan tutte

Così fan tutte ossia La scuola degli amanti fu rappresentata per la prima volta in un cartellone dell'Ente Concerti nel 1967 e poi nel 1983 e infine nel 1997. Proposto per la prima volta...

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