Sassari promuove "La scala di seta" Broadway-style

22 NOVEMBRE 14

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Applausi per tutti. Il pubblico del Teatro Comunale di Sassari ha accolto così La scala di seta di Gioachino Rossini, andata in scena in prima rappresentazione ieri, venerdì 21 novembre.

L´Ente Concerti ´Marialisa de Carolis´ ha quindi vinto la sua scommessa, proponendo con successo – al posto della prevista Salome di Strauss, sacrificata per motivi di bilancio – una delle opere giovanili del compositore pesarese nell´allestimento del Teatro La Fenice di Venezia. L´ambientazione rinnovata, volutamente carica di elementi in scena, ha colpito gli spettatori che hanno apprezzato lo stile art-deco tipico dei locali statunitensi degli anni Trenta, fusi con garbo e ironia al frizzante vortice musicale rossiniano.

Tutti i protagonisti, molti dei quali al debutto nel ruolo, hanno ricevuto l´apprezzamento dei sassaresi: dal serioso Dormont di Manuel Pierattelli al brillante Dorvil di Enrico Iviglia, dal buffo e impacciato Germano interpretato da Davide Fersini a Gianluca Margheri, il playboy Blansac, fino alla diva Giulia di Carolina Lippo e alla curiosa Lucilla della cagliaritana Francesca Pierpaoli. Applausi convinti anche per la regia, firmata da Bepi Morassi e seguita a Sassari da Laura Pigozzo, e per il maestro Francesco Pasqualetti, che ha diretto con attenzione l´orchestra dell´Ente Concerti, decisamente all´altezza in un´opera frenetica e particolarmente complessa, seppure di breve durata, sin dalla scintillante ouverture.

La farsa giovanile di Rossini, una delle cinque che l´autore compose per il teatro San Moisè di Venezia tra il 1810 e il 1813, ha dimostrato di saper reggere l´impatto coi suoi due secoli di vita grazie alle trovate sceniche messe a punto dagli allievi dell´Accademia delle belle arti di Venezia, che hanno saputo trovare la chiave giusta per ravvivare il libretto di Giuseppe Foppa datato 1812. L´ambiente sulla scena viene diviso in due parti da un imponente ascensore che via via offre al pubblico i personaggi, mentre la scala che dà il nome all´opera si intravede soltanto dietro le vetrate della stanza di Giulia. Il curioso finale ´cinematografico´ e l´immortale musica di Rossini hanno fatto il resto, consegnando al pubblico di Sassari – oltre 850 spettatori – una prima brillante e convincente. Ed è stata una ´prima´ in senso assoluto, dato che nella lunga storia musicale sassarese La scala di seta non era mai stata rappresentata.

L´opera sarà replicata domenica pomeriggio alle 16,30.

L'opera

La scala di seta

La scala di seta

La scala di seta (1812), farsa in un atto unico di Gioachino Rossini, esordisce a Sassari nel 2014. Non inserita nella programmazione originaria - in cartellone fino all'estate era Salome di...

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