Conquistati dall´"Elisir" di giovinezza

8 NOVEMBRE 11 / L´Unione Sarda

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Lirica. Successo al Verdi di Sassari per l´opera di Donizetti con un cast di cantanti under 30

Un ´Elisir d´amore´ e di simpatica freschezza. Cast giovane ma già temprato, recitazione divertita e divertente, scena che parte dal bianco abbacinante per finire con un´esplosione di colori. Il pubblico del Teatro Verdi di Sassari ha tributato lodi calorose e qualche ovazione al ritorno dell´opera di Gaetano Donizetti nella riuscita versione proposta dal regista Paolo Panizza, che ha curato pure scene e luci.
La scelta di cantanti Under 30 si è rivelata vincente. Anzitutto perché i protagonisti della storia sono due giovani e si è evitato l´effetto un po´ ridicolo di cantanti di mezza età - pur bravissimi- che interpretano Adina e Nemorino. Il soprano Francesca Sassu ha solo 27 anni, anche se il suo curriculum è già denso di lavori nei teatri nazionali e internazionali e tre anni fa è stata diretta da Riccardo Muti. Questo era però il debutto nella sua città, che le ha tributato un consenso quasi trionfale, ben oltre l´affetto. Francesca Sassu è stata leggiadra nei movimenti, nonostante la gravidanza avanzata. Un´Adina dal bel timbro leggermente brunito, con una sicurezza non comune nell´emissione e nell´articolazione.
Il tenore Paolo Fanale è stato un Nemorino preciso, anche se un po´ sovrastato in alcuni momenti dall´orchestra o dal coro. Ma nel secondo atto, quando ha dispiegato il suo canto nei recitativi e soprattutto nella celeberrima romanza ´Una furtiva lagrima´ ha reso benissimo la componente patetico-sentimentale che è complementare a quella comica del melodramma giocoso voluta da Donizetti. Vocalità piena e spavalda come ruolo impone, per il basso Francesco Vultaggio (il sergente Belcore) e prova superata anche per il soprano Lavinia Bini (Giannetta).
Il quarantunenne spagnolo Luis Cansino, baritono adattato alla vocalità del basso comico, ha fornito una interpretazione briosa e irresistibile del dottor Dulcamara, riscuotendo anch´egli ovazioni. Un imbonitore che si muove quasi come in un musical. È lui, con l´illusione del magico elisir e il suo vestito blu con pantaloni e guanti rossi, che ´dipinge´ la vicenda e la scena, fino ad allora volutamente stucchevoli. &lquote;Le illusioni danno colore alla vita&rquote;, spiega il regista Paolo Panizza.
Dall´ingresso del dottor Dulcamara il palco si anima così con balletti, abiti dalle tinte accese ma non chiassose (Artemio Cabassi inizia con l´800 e arriva agli anni ´50 del secolo scorso) e clima festoso, pur se sottilmente pervaso dal malinconico sentimento puro di Nemorino: non a caso l´unico che resta di bianco vestito. Sino al riuscito epilogo con matrimonio, quando indossa una giacca rosso fuoco (il colore della passione), proprio come l´abito dell´amata Adina.
Assecondano lo spettacolo con diligenza l´orchestra dell´ente lirico De Carolis guidata da Francesco Pasqualetti e il coro ´Canepa´ diretto da Luca Sirigu, e chiamato a partecipare alla messa in scena, anziché stazionare impalato come spesso accade.
(Giampiero Marras)

L'opera

L´elisir d´amore

L´elisir d´amore

Quello che si presenta a Sassari, per l'edizione 2011 dell'Elisir d'amore di Donizetti è un cast davvero giovane, a cominciare dalla sua interprete principale femminile, Francesca...

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