´Cecchina (o La buona figliola)´

Polisseno Fegejo, chi era costui? Semplicemente uno degli pseudonimi di Carlo Goldoni come librettista d´opera, attività tutt´altro che secondaria rispetto al teatro di prosa. Lo dimostra il successo che ebbe già al suo debutto a Roma nel 1760 Cecchina (o La buona figliola) , musicata dal barese Niccolò Piccinni. Centinaia e centinaia di repliche in tutta Europa, dove fu considerata un capolavoro, e persino in Cina. È invece una primizia assoluta per il Teatro Verdi di Sassari (oggi alle 20.30, domani alle 16.30).
L´ente concerti De Carolis ha scelto l´allestimento del Teatro La Fenice di Venezia per il debutto sassarese di questo dramma giocoso in tre atti. La regia è di Francesco Bellotto, direttore artistico del Teatro Donizetti di Bergamo, che ha accorpato secondo e terzo atto, ma soprattutto ha trasportato la vicenda avanti di due secoli, alle soglie della Seconda Guerra Mondiale, per avvicinare l´opera al pubblico.
Il cast è internazionale. La Marchesa Lucinda è interpretata dal soprano giapponese Tomoko Masuda, vincitrice di numerosi concorsi europei, e al fianco di Renato Bruson nel Falstaff di Verdi che è andato in scena a Tokyo e Salerno. È invece spagnola la soprano Sandra Pastrana (Il Cavaliere Armidoro) ben conosciuta dal pubblico del Verdi ( La clemenza di Tito e Werther ) e del Lirico di Cagliari ( La sonnambula ).
La protagonista, Cecchina, è Gabriella Costa, soprano dal vastissimo repertorio (musica barocca e anche letteratura liederistica) ammirata ne La Grande Messa in do minore di Mozart, che la Rai ha trasmesso in mondovisione dal Duomo di Orvieto. Il ruolo di Paoluccia è affidato al mezzosoprano cagliaritano Francesca Pierpaoli, al secondo titolo stagionale del Verdi dopo la riuscitissima Cenerentola di Rossini. Completano il cast Valentina Vitti (Sandrina), Domenico Menini (il Marchese della Conchiglia), Omar Montanari (Tagliaferro) e Fabio Previati (Mengotto). Al debutto come direttore d´orchestra Alessandro Benigni, già direttore musicale di palcoscenico dell´ente sassarese. Le scene sono di Massimo Cecchetto, il disegno luci di Giovanni Pirandello.

(Giampiero Marras)