Successo a Sassari per l´opera che apre la stagione, la regia è di Marco Spada
La Clemenza di Mozart affascina il Verdi Molti applausi per l´energia drammatica di Paoletta Marrocu
"Il De Carolis per la 63° Stagione Lirica porta in scena un cartellone di tendenza con più titoli da "tradizione del teatro" e meno allestimenti da "teatro di tradizione" , griffando di sperimentalismo e innovazione una proposta musicale ambiziosa e coraggiosa. Si apre con un titolo difficile da rappresentare, eppure ci ha tentato il De Carolis, lo scorso venerdì in un gremito Politeama, con un allestimento che fa di applausi virtù. Merito di un apparato scenico indovinato che attraverso la formula della pluridimensionalità architettonica fugge l´handicap dell´angusto palco ed esalta la funzione degli spazi ritmici, corroborato anche da un disegno luci che fa teatro e metateatro. Valorizzando un´idea di simbolismo sostanziale che coltiva il proposito di alludere ed eludere significanti storici atemporali.Il merito va anche ad un parterre vocale che, a dispetto, dell´asperità della proposta musicale, convince il pubblico, vincendo, per la direzione misurata dela M° Eric Hull e la regia di Marco Spada, la sfida di una partitura bella e impossibile.Piace il soprano Paoletta Marrocu, Vitellia, e il suo temperamento scenico; impressiona Francesca Provvisionato, Sesto, e la sua interpretazione tutto fraseggi e coloriture timbriche; incanta la giovane Sandra Pastrana, Servilia; e la sua vocalità naturalmente elegante. Affiancati dal robusto basso Antonio De Gobbi, Publio, dal brioso tenore Alessandro Liberatore, Tito, e dal maturo e generoso soprano Marina De Liso, Annio. Accompagnati da una puntuale polifonica "Santa Cecilia" istruita dla M° Gabriele Verdinelli.
(Corrado Piana)