Poliuto inaugura domani la stagione lirica di Sassari

7 OTTOBRE 10

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L´opera di un Donizetti maturo che offre spunti per una riflessione profonda

Andrà in scena domani, 8 settembre alle ore 20,30, la prima opera in cartellone della Stagione lirica dell´Ente concerti di Sassari. Si tratta del Poliuto di Donizetti, una vera e propria novità di quest´anno assieme a Il barbiere di Siviglia ovvero la precauzione inutile di Paisiello in programma per la fine di questo mese. La produzione andrà in replica domenica 10 alle 16,30 quindi martedì 12 alle 20,30.

Poliuto di Gaetano Donizetti rappresenta, assieme ad altre numerose opere del compositore bergamasco, una pietra miliare del teatro romantico italiano. L´opera doveva essere rappresentata nel 1838 al Teatro San Carlo, ma la censura borbonica si oppose alla sua rappresentazione. Addirittura il re in persona, il cattolicissimo Ferdinando II di Borbone, si mosse per annullare la "prima". L´opera perciò venne riveduta e corretta e debuttò all´Opéra di Parigi in francese, con il titolo Les Martyrs, il 10 aprile 1840. Dopo la morte di Donizetti nell´aprile del 1848, l´opera fu eseguita in italiano per la prima volta al San Carlo di Napoli (era il 30 novembre 1848) con un buon successo.
Tra le produzioni più note è possibile ricordare quella del 1960 al Teatro alla Scala di Milano, con Maria Callas nella parte di Paolina, Franco Corelli in quella di Poliuto ed Ettore Bastianini in quella di Severo.

A Sassari rappresenta una vera e propria novità e vedrà il debutto del tenore statunitense Gregory Kunde nella parte di Poliuto. Considerato da molti come uno dei più eleganti e completi cantanti belcantisti sulla scena lirica di oggi, Kunde ha incantato il pubblico di tutto il mondo con il suo fraseggio espressivo, stile impeccabile e dominio drammatico dei ruoli più impegnativi del repertorio belcantistico italiano e di quello francese. Accanto a lui ci sarà Paoletta Marrocu, una conferma per l´Ente concerti, che sul palco del Verdi è già salita per recitare nella Carmen, quindi nel ruolo di Vitellia ne La clemenza di Tito, quindi Lucrezia Borgia e, lo scorso anno, nel Macbeth nel ruolo di Lady Macbeth.
C´è attesa anche per l´esordio a Sassari di un altro giovane cantante sardo, Piero Pretti che canterà nella terza recita del Poliuto e nel Rigoletto che chiuderà la stagione 2010. Piero Pretti, tenore nuorese, si segnala come una delle più interessanti novità tra i tenori dell´ultima generazione. Nel 2009 ha cantato nell´Ifigenia in Aulide nel ruolo di Achille al Teatro dell´Opera di Roma sotto la direzione di Riccardo Muti. Sarà prossimamente al Teatro Alighieri di Ravenna per Trovatore, mentre di iassoluto rilievo il suo debutto al Teatro Regio di Torino nella stagione 2011 nel ruolo di Arrigo ne I Vespri Siciliani.
A Sassari, sempre in Poliuto, torna anche Simone Del Savio che il pubblico ha avuto occasione di apprezzare nella Bohème di Puccini nel 2008. Accanto a lui debuttano a Sassari anche Andrea Papi (Callistene) e ancora Dionigi d´Ostuni che interpreterà Felice e Massimiliano Chiarolla (Nearco).
I costumi e le scene dell´opera donizettiana sono di Alessandro Ciammarughi, da dodici anni presente nelle produzioni dell´Ente, che lo scorso anno disegnò le scene e gli abiti del Macbeth.
Marco Spada appone la firma del regista, la settima da quando si trova alla direzione artistica dell´Ente concerti sassarese.
Il disegno luci è una conferma, Fabio Rossi infatti ha già firmato a Sassari nel 2008 La pietra del paragone, quindi nel 2009 prima La Cenerentola e poi Lucia di Lammermoor.

[quote]Venerdì l´opera andrà regolarmente in scena – ha sottolineato ieri durante la tavola rotonda di presentazione dell´opera Marco Spada, regista di Poliuto e direttore artistico dell´Ente concerti di Sassari – questo non perché, a differenza di altri, la crisi dei teatri non ci abbia toccato. Ma perché la tipologia del ´Teatro di tradizione´ non prevede la presenza in organico di masse sptabili che gravino sul bilancio[/quote].
[quote]Questo – ha aggiunto Spada – non significa che non siano stati fatti sacrifici, soprattutto per continuare a proporre al pubblico 4 titoli e un concerto[/quote].

Il Poliuto che andrà in scena venerdì rappresenta un´opera di un Donizetti maturo e [quote]che – ha detto il musicologo Francesco Bellotto alla tavola rotonda – per una particolare mescolanza di elementi eterogenei rappresenta un´opera sperimentale che, pur poco rappresentata per le intrinseche difficoltà, è sempre rimasta sporadicamente in repertorio[/quote].

Per il direttore Marcello Rota l´opera donizettiana porta con sé stimoli ed emozioni che hanno guidato anche Alessandro Ciammarughi, curatore delle scene e dei costumi, e il regista che hanno voluto dare [quote]una lettura più moderna della storia e dei personaggi dell´opera ambientandola intorno agli anni ´40, perché – ha concluso Spada – non fosse agli occhi dello spettatore una vicenda avulsa dalla realtà ma potesse consentire un coinvolgimento e favorire una riflessione da parte del pubblico[/quote].

L'opera

Poliuto

Poliuto

Poliuto, di Gaetano Donizetti, non fu mai rappresentata in Italia se non postuma a causa della censura borbonica. In calendario nel 1838 al San Carlo di Napoli, venne infatti cancellata perché...

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