«Pronti a lavorare con Cagliari»

12 DICEMBRE 10 / L´Unione Sarda

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L´ente concerti Marialisa De Carolis di Sassari traccia il bilancio della sua stagione e cerca una collaborazione con il Lirico



[quote]La collaborazione con Cagliari è irrinunciabile per dare un futuro meno incerto alla lirica in Sardegna[/quote]. È una riflessione-appello quella scaturita nella conferenza stampa di bilancio della sessantasettesima stagione organizzata a Sassari dall´ente concerti Marialisa De Carolis. I motivi di soddisfazione sono diversi: l´aumento degli abbonati (1061) e degli spettatori (più 10 per cento), per un movimento totale di oltre 5.000 persone diverse; l´aver mantenuto un cartellone con quattro opere e un concerto sinfonico senza dimezzamenti o annullamenti di recite. Ma non bastano a fugare i timori per la stagione 2011.
[quote]Il programma va fatto entro il 31 gennaio, ma allo stato attuale è a rischio l´intera stagione, per l´incertezza dei contributi sia del ministero sia della Regione[/quote], ha annunciato il presidente Alessandro Bisail. Da qui la proposta di un´alleanza col Teatro Lirico di Cagliari, ventilata a dire il vero già qualche anno fa, [quote]ma senza riscontro da parte dell´allora direttore artistico Biscardi, mentre ora ne riparla il sindaco di Cagliari[/quote], ha aggiunto il vice presidente Antonello Mattone.
Alcune idee ci sono già: un circuito sardo della lirica per evitare sovrapposizioni che sottraggono pubblico e attenzione mediatica, un abbonamento unico valido per la stagione cagliaritana e sassarese, la co-produzione di almeno un´opera. Strada, quella delle sinergie con altri teatri o fondazioni, che l´ente De Carolis ha battuto con ostinazione e buoni riscontri. Il direttore artistico Marco Spada ha rivelato una cifra: [quote]Il Poliuto di Donizetti è costato in tutto 110 mila euro: 55 mila a noi e 55 mila alla Fondazione Donizetti di Bergamo. E abbiamo portato il tenore americano Gregory Kunde. Con quella cifra alla Scala hanno giusto pagato due cavalli di scena per La Valchiria di Wagner[/quote].
Certo, si parte da due istituzioni profondamente diverse, come ha spiegato il direttore artistico del De Carolis. [quote]Il nostro è un teatro di tradizione, senza stipendi fissi o retribuzioni che assorbono la maggior parte dei fondi, o ancora benefits sindacali. Anzi, l´anno scorso le maestranze hanno accettato di lavorare con una decurtazione del 5 per cento e altrettanto hanno fatto quest´anno. Senza inscenare lamentele ma garantendo una professionalità che tutti gli ospiti, dai cantanti ai registi e ai direttori d´orchestra, hanno riconosciuto, tanto da chiedere di poter tornare a Sassari[/quote].
Pregiudizio da abbattere: budget limitato non significa allestimento mediocre. [quote]Alcune co-produzioni sono state richieste da grandi teatri negli anni scorsi e hanno avuto grande apprezzamento: il Tancredi alla Fenice di Venezia, Lucrezia Borgia al Regio di Torino e Mosè d´Egitto all´Opera di Roma. Abbiamo poi scoperto o valorizzato talenti sardi come Francesco Demuro e Piero Pretti, che ha cantato nel Poliuto e nel Rigoletto , da noi chiamato per modificare il cast originale, come la coreana Ji Hye Son e il baritono Marzio Giossi, e questo ha contribuito al successo dell´opera di chiusura della stagione[/quote].
GIAMPIERO MARRAS

L'opera

Rigoletto

Rigoletto

Una delle opere più eseguite nella storia della Stagione lirica di Sassari - fu diretto anche da Luigi Canepa nel 1886 , Rigoletto (1851), torna in città per la chiusura del cartellone...

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