Stagione del De Carolis
È la stagione lirica e sinfonica numero 69, ma viene vissuta con l´ansia del debutto dall´ente Marialisa De Carolis. A Sassari gli spettacoli sono rimasti coraggiosamente sette, tre concerti e quattro opere, però vengono trasferiti dal vecchio e collaudato Teatro Verdi al nuovo Teatro Comunale di Cappuccini, più capiente ma tutto da testare. &lquote;Non si vedrà il direttore d´orchestra quando entra nelle buca&rquote; ha fatto notare il direttore artistico Marco Spada. L´impressione è che sia più il Comune ad avere spinto per utilizzare la nuova struttura. Tanto più, che come ha sottolineato il presidente dell´ente Alessandro Bisail, le risorse sono contate dopo i due tagli di fil del contributo regionale (160 mila euro) solo in parte ammortizzati dai 100 mila euro in più della Fondazione Banco di Sardegna: &lquote;Basta un imprevisto e corriamo il rischio di dovere chiudere&rquote;.
È anche la stagione che inaugura la collaborazione col Teatro Lirico di Cagliari. La prima coproduzione è il ´Nabucco´ di Giuseppe Verdi (7-9 dicembre) titolo che chiuderà il cartellone operistico sassarese anticipando il bicentenario della nascita del cigno di Busseto. Il primo titolo è una primizia per il pubblico sassarese: il 12 ottobre va in scena ´Romeo et Juliette´ di Gounod, in francese e nei cinque atti originali, col soprano turco Burcu Uyar e il tenore albanese Giuseppe Gipali, che ha lavorato con Muti, Zubin Metha e Zeffirelli. Il 2 novembre c´è Mozart con ´Le nozze di Figaro´, col sopranista australiano David Hansen. Il 17 novembre ritorna dopo 56 anni ´Il signor Bruschino´ di Rossini con il grande baritono buffo Alfonso Antoniozzi.
La terna di concerti sinfonici comincia stasera con l´omaggio a Cajkovskij e Beethoven diretto a Francesco Lanzillotta. Il 6 novembre l´orchestra del De Carolis sarà guidata da Gioele Muglialdo per i brani di Mozart, Hayden e Prokofev. L´11 dicembre Gaetano D´Espinosa si misura con Beethoven e Schubert. Altra novità: per avvicinare le scuole, gli studenti potranno assistere alle prove mattutine.

(Giampiero Marras)