Le nozze di Figaro: il motore è l´eros

4 NOVEMBRE 12 / La Nuova Sardegna

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Sassari, successo per l´opera in cartellone della stagione lirica dell´Ente Concerti De Carolis. Oggi alle 16,30 si replica

SASSARI È stato accolto da un discreto successo il ritorno a Sassari dell´opera ´Le nozze di Figaro´ di Mozart, andata in scena nel Nuovo Teatro Comunale per la stagione lirica dell´Ente Concerti De Carolis. Un ritorno che bilancia almeno in parte la scarsa presenza di questo capolavoro sulle scene teatrali sassaresi, se si pensa che quello di quest´anno è in assoluto soltanto il quarto allestimento dell´opera (i più recenti risalgono al 1997 e al 1981), e che per vedere a Sassari per la prima volta l´opera mozartiana sì è dovuto attendere più di 170 anni: la prima sassarese, diretta dal compositore Franco Mannino, risale infatti al 1960. Com´è noto ´Le nozze di Figaro´ discendono da una commedia di Beaumarchais, trasformata in libretto da Lorenzo Da Ponte. Non poche però sono le differenze tra i due testi teatrali. La trasposizione librettistica non differisce infatti soltanto per l´eliminazione del famoso monologo di Figaro, i cui contenuti politico-sociali sarebbero stati inaccettabili negli ambienti della corte imperiale viennese, ma anche per le cause che determinano il manifestarsi degli eventi: la condotta capricciosa dei personaggi nella commedia di Beaumarchais, un comportamento che sostituisce i sensi alla ragione nell´opera mozartiana, nella quale l´erotismo diventa quasi una condizione patologica. Su questa componente dell´erotismo, che è il vero motore dell´azione, si è fondata la regia di Marco Spada, che non a caso pone al centro della vicenda la figura di Cherubino e quella del Conte, che declinano l´eros come semplice desiderio sessuale, interpretandolo però in modo diverso. Sulla scena si percepisce esplicitamente la ´fisicità´ delle rispettive aspirazioni amorose, proprie di una condizione umana collocata al di là della storia. Non a caso sia l´impianto scenico di Tommaso Lagattolla, pulitissimo nel disegno ed estremamente funzionale, sia i bei costumi di Giovanna Buzzi, rinviano ad una collocazione che elude in parte l´originale ambientazione, facendo assumere alla vicenda i caratteri di universalità. In scena la compagnia di canto è sostanzialmente adeguata ai ruoli. Simone del Savio da vita ad un Figaro bonario e vocalmente vivace, mentre Gabriella Costa delinea con sicurezza una Susanna tagliente, perfettamente consapevole dell´aggiornamento effettuato da Mozart sulla figura della servetta scaltra. L´altra coppia si avvale di un Vittorio Prato che predilige, nei panni del Conte, la nobile eleganza ai danni di una protervia di cui a volte si percepisce la mancanza, mentre la Davinia Rodriguez tratteggia una Contessa intensa e sensuale, che figura meglio nella prima delle due sue splendide arie. Non condividiamo invece l´impiego del pur bravo controtenore David Hanson nel ruolo di Cherubino, la cui vocalità necessiterebbe di una sensualità e di una inquietudine adolescenziale che è totalmente mancata. Modesta infine la prova di Lucio Mauti (Bartolo) e Andrea Giovannini( Basilio), apprezzabile quella di Elisabetta Farris, nei panni di Marcellina, e di Vittoria Lai (Barbarina) e Carmine Monaco (Antonio). La compagnia di canto non è stata aiutata certo dalla direzione di Giancarlo De Lorenzo, corretta sì ma convenzionale e priva di fantasia, propria di chi non osa sposando il motto ´in medio stat virtus´, inapplicabile però in un´opera così complessa come Le nozze. Buona infine la prova della Corale Canepa diretta da Luca Sirigu e dell´Orchestra dell´Ente. Oggi alle 16.30 l´unica replica programmata.

L'opera

Le nozze di Figaro

Le nozze di Figaro

Una delle più gustose opere buffe del genio di Salisburgo, Le nozze di Figaro (1786), tratta da Le mariage de Figaro di Beaumarchais, ritorna a Sassari dopo 16 anni. È la prima delle...

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