di Monica De Murtas
SASSARI Una produzione dedicata alla città di Sassari, ambientata a Sassari e realizzata grazie alla sinergia tra alcune importanti realtà culturali e artistiche cittadine. Va in scena al Comunale domani alle 20,30 e domenica alle 16,30 "La Cambiale di matrimonio" di Gioachino Rossini. La nuova produzione allestita dal De Carolis è frutto di una collaborazione virtuosa tra l'Ente, l'Accademia di belle arti Sironi e Liceo musicale cittadino Azuni ed è stata presentata ieri mattina proprio all'Accademia in un alula magna gremita di giovani. Tra loro studenti di vari istiuti sassaresi ma anche tanti giovani artisti coinvolti nella produzione. Le scene e i costumi sono stati infatti disegnati e realizzati dagli allievi della stessa Accademia, mentre i musicisti che compongono l'orchestra sono, in gran parte, i giovani studenti del Liceo musicale cittadino "Azuni". Ma non solo: anche il saggio del programma di sala è stato scritto da quattro studentesse del liceo e molti ragazzi hanno collaborato in vari ambiti della macchina teatrale. Con questa nuova collaborazione si rafforza il rapporto tra le istituzioni culturali della città, voluto fortemente dal direttore artistico dell'ente Stefano Garau fin dallo scorso anno. Questa produzione realizzata con l'apporto di tanti giovani è un motivo di grande orgoglio per il De Carolis che ha voluto valorizzare l'opera inserendola in abbonamento nel cartellone principale. «Giovane era anche Gioachino Rossini quando scrisse "La cambiale" - ha sottolineato il direttore d'orchestra Andrea Solinas - il compositore pesarese di cui ricorre quest'anno il centocinquantesimo anniversario dalla scomparsa aveva infatti appena diciotto anni quando la musicò». La farsa comica su libretto di Gaetano Rossi fu presentata al San Moisè di Venezia nel 1810 ma in questa edizione "made in Sassari" è dedicata alla città. La scena è stata bambientata negli anni Venti a Sassari, nella redazione del quotidiano La Nuova Sardegna. «Un'operazione filologica - assicurano le registe Matelda Cappelletti e Maria Paola Cordella - perché anche ai tempi di Rossini le rappresentazioni venivano modificate e adattate alla realtà locale affinché il pubblico le riconoscesse come proprie e si divertisse ancora di più. In questo caso, ad esempio, il vecchio Tobia Mill è il direttore del quotidiano ed è disposto a fare di tutto pur di salvarlo, fino a cedere la figlia in sposa a un ricco americano». Giovani anche i cantanti sul palco: molti di loro sono sardi di talento: Marco Bussi, Gabriella Costa, Marco Puggioni, Maria Ladu, Nicola Ebau, Francesco Leone.L'importanza del lavoro sul campo in teatro come esperienza formativa è stato sottolineato dal Presidente del De Carolis Alessandro Bisail dal direttore dell'Accademia Antonio Bisaccia e dai docenti che hanno seguito il lavoro degli allievi dell'Accademia, Dario Gessati e Luisella Pintus, che hanno ricordato come soltanto a Venezia, in Italia, sia stato prodotto un lavoro in sinergia tra teatro lirico e Accademia.
La prima opera messa in scena da Gioachino Rossini - al teatro San Moisè di Venezia nel 1810 - fu presentata a Sassari per la prima e finora unica volta nel 1977, abbinata all'opera Rita...
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